Luca Rasponi

Giornalista e addetto stampa, scrivo per lavoro e per passione.

Addio a Tonino Guerra, il ricordo dei santarcangiolesi

22 marzo 2012

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«Per noi è un vanto, lo rimpiangiamo. Amava molto Roma e la Russia, ma la sua casa era qui in Romagna. Scrivetegli un bell’articolo, se lo merita».

Corriere 2012.03.22 Foto

C’è chi lo ricorda per il sorriso e la gentilezza, chi per i film e i risultati artistici. Ma di Tonino Guerra, soprattutto, i santarcangiolesi ricordano la grande umanità. Per rendersene conto basta passeggiare per le strade della città e fermare la prima persona che capita: «Ci ho parlato una volta a una fiera di Novafeltria: una persona molto disponibile, parlava con tutti». Nell’aria di Santarcangelo, città natale del Maestro, la tristezza è stemperata dal ricordo di sé che Tonino Guerra ha lasciato ai propri concittadini. «Una persona dolce e sorridente – racconta l’edicolante di piazza Ganganelli -, solare, attenta alle piccole cose. Prima che si trasferisse a Pennabilli veniva qui tutti i giorni, e che feste quando ogni tanto tornava dopo essere andato ad abitare lassù!». «Lo conoscevo fin da bambino – dice il tabaccaio di piazza Molari -, eravamo vicini di casa a Pennabilli. Era una persona gentile, affabile e disponibile con tutti: un amico».

Il ricordo di Pino Zangoli è molto significativo: «Quando il 20 febbraio 2003 abbiamo fondato la Pro Loco siamo andati a trovarlo per chiedergli un consiglio. Lui ci ha regalato un po’ del suo amore per Santarcangelo e tante idee, sempre fenomenali. Soprattutto – dice il presidente mentre mostra un manifesto con la poesia La bellezza – ci ha spiegato l’importanza della bellezza per salvare noi stessi. E noi lo abbiamo ascoltato, sempre». Si arriva al bar di piazzale Francolini, dove un anziano signore racconta una storia particolare: «Conoscevo bene Tonino Guerra, da quando era giovane: veniva a mangiare a casa di mia nonna, che la domenica sera gli preparava uova, insalata e piada. Un grande artista, già prima della prigionia in Germania dipingeva magnifici quadri all’acquarello. E una persona squisita, sempre con quelle sue idee… – dice alzando gli occhi al cielo -. È stato un vanto per Santarcangelo: ha amato Roma e la Russia, ma la sua casa era qui. “Vorrei che tutti stessero bene” diceva. Per me è stato un grande, io lo rimpiango. Scrivigli un bell’articolo: se lo merita».

Corriere 2012.03.22 Copertina

Corriere di Romagna del 22 marzo 2012

Corriere 2012.03.22 Pagina

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