Luca Rasponi

Giornalista e addetto stampa, scrivo per lavoro e per passione.

Sergio Zavoli: «Dedichiamo una piazza a Tonino e Federico»

23 marzo 2012

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La proposta ieri a Santarcangelo: «Due grandi romagnoli».

Corriere 2012.03.23 Foto Zavoli«Tonino Guerra aveva la capacità di dire cose che un attimo prima non c’erano, di sfogliare la realtà per arrivare all’essenza come solo i grandi poeti sanno fare». Seduto a un tavolino del Caffè Centrale di Santarcangelo, Sergio Zavoli sembra già proiettato a sabato mattina, quando terrà l’orazione funebre per il suo amico Tonino Guerra alle 11 in piazza Ganganelli. «È morto un amico – dice ai giornalisti – ma voglio sottolineare soprattutto il suo valore di poeta, spesso dato per scontato perché il mondo del cinema ha catturato molta della popolarità di Tonino. L’immaginazione è il modo più alto di pensare diceva Fellini, e in questo Guerra è stato un Maestro».

Cosa eredita l’Italia dal poeta di Santarcangelo? Zavoli risponde che «nella sua modernità, il nostro Paese privilegia concretezza e convenienza, e il sentire comune risente di questa eccessiva attenzione ai numeri che trascende la bellezza. La civiltà trasforma l’individuo in un essere votato al consumo, mentre Tonino Guerra ci ha insegnato che dobbiamo ritrovare la nostra umanità, i sentimenti e ascoltare nuovamente gli echi della natura. Temo per i nuovi poeti, perché il loro compito sarà sempre più difficile». Cosa lascia invece il poeta clementino ai più giovani? «Spero molto – risponde Zavoli – vorrei che i ragazzi si interessassero alla sua figura e capissero ciò che Tonino ripeteva a tutti noi: non si possono abbandonare la meraviglia che supera la scienza e la voglia di dar vita a qualcosa di imprevedibile. Dopotutto – aggiunge – siamo nati per pensare». «Tonino e Federico, nati a pochi km di distanza, erano vicini anche spiritualmente: Amarcord è stato il prodotto di due anime. Vorrei che a questi due grandi romagnoli fosse dedicata una piazza. È il minimo che possa fare la terra dove sono nati per mostrare la sua riconoscenza».

Corriere 2012.03.23 Copertina

Corriere di Romagna del 23 marzo 2012

Corriere 2012.03.23 Pagina

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